giovedì 23 giugno 2016

MA L’ANTI-FASCISMO DA DOVE TRAE ORIGINE ? E PERCHE’ RESTA SEMPRE COSI’ ATTENZIONATO ?



Ezra Pound



Non è affatto vero, come spesso si sente affermare dai vari media, che l'attuale Costituzione italiana sia caratterizzata dall'antifascismo come scopo o valore.
Nei 139 articoli che formano il dettato costituzionale non ce n'è uno, infatti, che tratti di fascismo e/o antifascismo.

Per rintracciare il vocabolo "fascista" all'interno della Costituzione occorre andare alla XII° norma transitoria o finale che, nell'animo dei costituenti proprio in quanto non-articolo costituzionale - bensì norma transitoria - avrebbe dovuto esaurirsi in non più di un quinquennio.
Sempre i c.d. "padri costituenti" ebbero l'accortezza di numerare diversamente le norme con numeri romani, rispetto ai veri e propri articoli che furono distinti con numeri arabi, giusto perché non si venissero a creare equivoci o mescolanze fra le norme transitorie e gli articoli costituzionali propriamente detti.
Certo, la XII° norma stabiliva transitoriamente e in parziale (e non costante) deroga all'art. 48 della Costituzione, il divieto di ricostituzione del passato PNF, legando specificatamente ciò alla limitazione, per non oltre un quinquennio, del diritto di voto attivo e passivo nei confronti degli esponenti dell'ex regime fascista.
Fra l'altro, mentre i "padri costituenti" trattavano ancora di questa materia, nasceva ufficialmente, e quindi legalmente, il Msi che nel 1948 partecipò regolarmente alle elezioni politiche ottenendo fra l'altro diversi parlamentari e tutto questo senza particolari obiezioni giuridico-legali da parte delle allora vigenti autorità costituite.

Se all'epoca ci fosse stata veramente la volontà di dare una qualsivoglia valenza antifascista alla nascente Costituzione, i soliti "padri costituenti" avrebbero certamente provveduto con un apposito articolo e non certo tramite una norma transitoria; norma transitoria che non avrebbe comunque potuto confliggere eternamente (e nemmeno per vari decenni) con il già richiamato art. 48 dedicato ai diritti politici di tutti gli italiani, nessuno escluso.
Se questo ancora non bastasse, vi è poi un altro aspetto costituzionale che dimostra a priori l'infondatezza del presunto assioma di un antifascismo sancito in eterno dalla nostra Costituzione.
Essendo prevista la revisione di quasi tutti gli articoli costituzionali, sia tramite referendum promosso da 500 mila elettori oppure con voto di maggioranza assoluta da parte delle Camere  (50% + 1 dei parlamentari eletti) si potrebbe in ogni momento, e solo manovrando i predetti strumenti costituzionali, ricreare tale e quale storicamente è stata a suo tempo perfino la RSI.

Fra l'altro, proprio nella nostra Costituzione vi sono alcuni articoli, in particolare il 3° comma dell'art. 38 (personalità giuridica del sindacato) e l'art. 46 (diritto dei lavoratori a collaborare nella gestione delle aziende in cui essi operano) che, per quanto sviliti e finora del tutto disattesi, richiamano pienamente la legislazione sociale che fu appunto della RSI.

Quanto sopra esposto deriva evidentemente dal fatto che la nostra attuale Costituzione è una Costituzione Repubblicana e non già antifascista.

Infatti, l'unico limite imposto alla revisione costituzionale è solo ed unicamente la forma repubblicana (art. 139) e questa forma istituzionale è l'unico aspetto che non può essere messo in discussione da alcuno indipendentemente dal fatto che qualcuno possa rappresentare finanche la più totalizzante volontà popolare o politica.

Sarebbe quindi ben più corretto affermare che la nostra Costituzione è fermamente antimonarchica e tuttavia, ciò nonostante, sono stati liberamente autorizzati a costituirsi nell'Italia di questa Costituzione così fermamente repubblicana, vari gruppi, partiti politici e associazioni apertamente e dichiaratamente monarchici (PNM; PMP, UMI ecc.) e questi ovviamente tendevano, al contrario di quelli più o meno fascisteggianti, ad attentare di fatto alla Costituzione Repubblicana col solo riproporre, neppure troppo velatamente, la restaurazione dell'istituto monarchico.

Ed allora dove viene l'ANTIFASCISMO del quale fanno di tutto per tenerlo nascosto altrimenti la gente potrebbe capire ?
Viene da due norme del vile trattato di pace di Parigi. L'articolo 16 e il 17.


Tanto per far capire bene cosa è stato il trattato di pace di Parigi.

Ovvero da paese sovrano siamo diventati una colonia anglo-USA.
E siamo ancora occupati con oltre 110 basi militari e dal loro nucleare che non è consentito.  

http://pocobello.blogspot.it/2010/01/ratifica-del-trattato-di-pace-benedetto.html

Come Garibaldi ed i garibaldini si vendettero agli inglesi con la spedizione dei mille per distruggere gli stati italici ed in particolar modo il Regno delle due Sicilie, all’avanguardia nel mondo, per fare una Italia unita ma svuotata ed impoverita per conto degli interessi inglesi; 


https://www.youtube.com/watch?v=ukXFuHZd7_I

 
così i politici che continuano ad imporci l’antifascismo si vendettero agli anglo-americani.

E dopo 70 anni anche il più ingenuo degli italiani si rende conto che siamo una colonia anglo-USA.

Come nessuno ci fa caso che
la tassazione dei Borbone di Napoli e del ventennio fascista, che non erano, per fortuna democratici-liberisti, la tassazione non superava il 5%.
Ed ora fate voi la differenza con la tassazione che ci impongono i nostri colonizzatori anglo-USA tramite questi nostri politici antifascisti loro servi che ci impongono l’antifascismo.
Cifre nella loro differenza pazzesche.
Con una imbecillità del popolo, tenuto all’oscuro, stratosferica.
E ciò significa che ci rapinano tutto il costrutto ed i sacrifici che facciamo con il nostro lavoro.
Senza aggiungere la continua riduzione dello stato sociale e del debito pubblico abissale del quale molti non sanno che oltre il 60% è usura sull’euro e che lasceremo da pagare ai nostri figli e nipoti.

https://www.youtube.com/watch?v=ic7CnpbTtZc

PER QUANTO DETTO VA DA SE’ CHE L’ANTI-FASCISMO NON E’ ALTRO CHE  L’IMPOSIZIONE DEI NOSTRI VINCITORI DELLA GUERRA (DA LORO VOLUTA), COME DAI BANCHIERI USURAI. 

 http://pocobello.blogspot.it/2011/02/la-guerra-di-hitler-o-dei-banchieri.html

MA SE VOGLIAMO RIPRISTINARE LA SOVRANITA’ MONETARIA, CHE RIPRISINIREBBE ANCHE QUELLA POLITICA, NON E’ PIU’ POSSIBILE RESTARE SERVILI AI POTENTI DELLA TERRA CON L’ANTIFASCISMO MA URGE ASSOLUTAMENTE  E SEMPLICEMENTE ESSERE A-FASCISTA.

 Con la speranza di essere stato chiaro e restando disponibile ad eventuali domande.

Antonio Pocobello

FOTO AGGIUNTE DA "SOCIALE"


Dal DIO-RE al DIO-DENARO ma quello costruito dal niente e con la complicità di governanti e banchieri prestato ad usura.
Non a caso nel regno delle due Sicilie come nel ventennio la tassazione non superava il 5%.
Fatevi i conti di quanti soldi pagate di tasse e capirete l'usura sul denaro. Usura che si "mangia" tutto il nostro lavoro.
Questa è la democrazia-liberista e per questo i banchieri se la inventarono con la falsa rivoluzione per il loro dominio.
La foto parla da sola.  Una conoscenza la materia dell'emissione monetaria che va recuperata e fatta conoscere dall'intero popolo e smetterla di tenerla silenziata.



La storia che ci fanno studiare dal "risorgimento" alla prima e seconda guerra mondiale è totalmente falsa.
Provi a seguire la storia delle emissioni monetarie ed avrai la vera storia.


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